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La Befana
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Filastrocca della Befana La Befana vien di notte Per farvi portare i doni dalla Befana c'è un metodo infallibile: dovete appendere al caminetto della casa (ma chi non ha un caminetto può trovare un qual-siasi altro posto, vicino a una porta o a una finestra) la calza più grossa che avete: vedrete che la mattina dell'Epifania la troverete riempita di doni di ogni sorta! |
La leggenda della BefanaSecondo il racconto popolare, i Re Magi,
diretti a Betlemme per portare i doni a Gesù Bambino, non riuscendo
a trovare la strada, chiesero informazioni ad una vecchia. La Tradizione della BefanaLa Befana, tradizione tipicamente
italiana, non ancora soppiantata dalla figura "straniera"
di Babbo Natale, rappresentava anche l'occasione per integrare il magro
bilancio familiare di molti che, indossati i panni della Vecchia, quella
notte tra il 5 il 6 gennaio, passavano di casa in casa ricevendo doni,
perlopiù in natura, in cambio di un augurio e di un sorriso. I Re MagiNella tradizione cristiana i Re Magi sono
magi. La parola 'mago' che si usa per indicare questi personaggi non va
identificata con il significato che oggi noi diamo. Il vocabolo deriva
dal greco 'magoi' e sta ad indicare in primo luogo i membri di una casta
sacerdotale persiana (in seguito anche babilonese) che si interessava
di astronomia e astrologia. Potremo meglio nominarli: studiosi dei fenomeni
celesti. La stella cometa dei Re Magi "La stella, veduta dai Magi, secondo
l'opinione più probabile, dedotta dalle sue caratteristiche, era
una meteora straordinaria, formata da Dio espressamente per dare ai popoli
il lieto annunzio della nascita del Salvatore" Non si può neppure pensare ad una 'stella nova', bagliore prolungato emesso da corpi celesti invisibili al momento della loro esplosione. Infatti nell'area di Gerusalemme non ne comparve nessuna tra il 134 a.C. ed il 73 d.C. La Grande Enciclopedia Illustrata della Bibbia (21) sembra propendere per la terza ipotesi, già condivisa a suo tempo da Keplero: "Di tutte le spiegazioni possibili la più probabile rimane quella, in qualche modo accettabile sulle fonti, secondo cui si è trattato di un'insolita posizione di Giove, l'antica costellazione regale. L'astronomia antica si è occupata dettagliatamente della sua comparsa in un preciso punto dello zodiaco e l'ha identificata, sul grande sfondo di una religiosità mitologico-astrale molto diffusa, con la divinità più alta. Essa era importante soprattutto per gli avvenimenti della storia e del mondo, in quanto i movimenti di Saturno erano facilmente calcolabili. Saturno, il pianeta più lontano secondo gli antichi, era il simbolo del dio del tempo Crono e permetteva immediate deduzioni sul corso della storia. Una congiunzione di Giove e di Saturno in una precisa posizione dello zodiaco aveva certamente un significato tutto particolare. La ricerca più recente si lascia condurre dalla fondata convinzione che la triplice congiunzione Giove-Saturno dell'anno 6/7 a.C. ai confini dello zodiaco, al passaggio tra il segno dei Pesci e quello dell'Ariete, deve aver avuto un enorme valore. Essa risulta importante come una 'grande' congiunzione e, in vista della imminente era del messia (o anche età dell'oro), mise in allarme l'intero mondo antico". |
L'Epifania e la Befana nel mondo:
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