VANGELO
DI NATALE
I vangeli di Luca e Matteo sul Natale.
VANGELO DI LUCA
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto
ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo
censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano
tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe,
che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret
e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata
Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta.
Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni
del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce
e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro
nell'albergo. C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano
di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò
davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono
presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: «Non temete, ecco
vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi
vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è
il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto
in fasce, che giace in una mangiatoia». E subito apparve con l'angelo
una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama».
Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al
cielo, i pastori dicevano fra loro: «Andiamo fino a Betlemme, vediamo
questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Andarono
dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva
nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino
era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose
che i pastori dicevano. Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose
meditandole nel suo cuore. I pastori poi se ne tornarono, glorificando
e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato
detto loro.
ADORAZIONE DEI MAGI - Gentile Da Fabriano, 1423
VANGELO DI MATTEO
Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo:
sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero
a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.
Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di
licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose,
ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe,
figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché
quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà
un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il
suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo avvenne perché
si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del
profeta:
«Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio
che sarà chiamato Emmanuele», che significa Dio con noi.
Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del
Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la
conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù.
La visita dei Magi
Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del
re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano:
«Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto
sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo». All'udire queste
parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme.
Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da
loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: «A
Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo
del profeta:
E tu, Betlemme, terra di Giuda,
non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda:
da te uscirà infatti un capo
che pascerà il mio popolo, Israele».
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire
con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò
a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del
bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io
venga ad adorarlo».
Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella,
che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse
e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere
la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro
il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono
i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti
poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno
al loro paese.
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