San Nicola.
La tradizione e le origini di Babbo Natale.
Nella prima metà del IV secolo d.C.
nella ricca città di Mira, in Asia Minore, viveva un vescovo
davvero molto speciale, del quale, in mancanza di notizie storiche certe,
si tramandano molte leggende.
Il suo nome era Nicola e proveniva da una ricca famiglia
di mercanti. Una volta devoluto l'intero patrimonio in opere di bene,
decise di prendere i voti per dedicare la sua esistenza al Signore.
Si racconta, infatti, che un giorno, passando dietro la porta di una misera
casa, intese tré fanciulle singhiozzare. «Nostro padre non
ha i soldi per provvedere alla nostra dote, così non potremo mai
sposarci e ci toccherà condurre una vita miserevole!» dicevano
le tré ragazze, lamentandosi della loro sorte. Il vescovo allora,
senza farsi riconoscere, se ne andò in una taverna lì vicino
e prese a parlare con l'oste.
«Lei sa chi abita nella casupola
dirimpetto alla strada?» chiese, senza dare troppa importanza alla
sua domanda.
«Come no,» rispose l'oste ben contento di poter attaccare
discorso con qualcuno «quella è la casa del povero Melampo.
Egli ha ben tré fìglie, ragazze giudiziose e molte devote,
ma purtroppo senza futuro dal momento che la miseria in cui vive quella
famiglia è così grave che la sera spesso non hanno neppure
l'olio per accendere la lampada e far luce. Così quelle poverette
dovranno rassegnarsi a una vita di stenti e di accattonaggio e non troveranno
mai chi le vorrà sposare.» Quello che sentì bastò
a Nicola per decidere d'intervenire a loro favore.
La notte seguente, vestito di un nero mantello per non farsi riconoscere,
fece scivolare sotto la porta della casa di Melampo tré sacchetti
pieni di monete d'oro. Il giorno seguente la gioia delle tré ragazze
fu massima in quanto con quel gesto provvidenziale uno sconosciuto, sicuramente
illuminato da Dio, aveva risolto in un sol colpo tutti i loro problemi.
Pagati tutti i debiti contratti nel frattempo e rimessa a nuovo la casa
in modo decoroso, provvidero a dotarsi di nuovi vestiti e nel breve volgere
di qualche mese furono tutte in grado di trovare marito e di assicurare
una serena vecchiaia al loro padre.
Un altro giorno Nicola, che si trovava
in viaggio, sentendo nell'ora del mezzogiorno risvegliarsi l'appetito,
decise di scendere da cavallo e di sostare presso una vicina taverna per
rifocillarsi. Ora il nome della taverna era già di per sé
di cattivo auspicio, dal momento che l'insegna riportava la scritta "La
luna nera", ma l'impressione che ne ebbe Nicola fu ancora peggiore
quando vi entrò e vide il padrone. Questi era un grosso e losco
individuo, dai capelli unti e dalle sporche e grasse mani, con occhi spiritati
e la bocca atteggiata a un ghigno malefico. Il nostro vescovo, illuminato
allora dal Santo Spirito, comprese che un orribile delitto si era compiuto
nelle stalle di quella taverna dove una forza inferiore sovrannaturale
lo spinse ad andare. Fu così che scoprì che l'oste dall'aspetto
orribile aveva ucciso, a scopo di rapina, annegandoli in un grosso tino,
tré giovani ragazzi che avevano passato la notte in quella taverna.
Pregando intensamente il Signore, Nicola ottenne la grazia di riportare
in vita i tré giovanetti che si risollevarono dal grosso tino,
festosi e riconoscenti.
Orbene, non avremmo mai conosciuto queste
storie leggendarie che hanno per protagonista san Nicola se, sul finire
del 1100, dei devoti marinai italiani, giunti in terra d'Oriente, non
avessero deciso di caricare sulle loro navi le preziose spoglie di quel
santo per portarle a Bari. Si racconta anzi che, proprio in quel viaggio
di ritorno, gli stessi marmai furono testimoni di altri prodigi in quanto
all'apparire della nave che trasportava le sacre reliquie tutte le tempeste
si chetavano e venti propizi la conducevano in porti più sicuri.
Fu così che egli divenne il protettore dei marinai e di numerose
città marinare.
San Nicola, lo ricordiamo, è anche il santo patrono della Russia
cattolica e della Chiesa Cristiana Ortodossa.
Storia di Babbo Natale:
Forse per la generosità che in vita aveva sempre dimostrato, alla
figura di questo santo viene fatta coincidere quella di un altro uomo
molto generoso, che nella santa notte di Natale si aggira
per le case dei bambini addormentati per portare loro doni
e dolciumi.
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